Ri-Membrare

C’era un tempo in cui eravamo unite.
Un tempo in cui, tenendoci per mano, ci sostenevamo e condividevamo la vita.
In quel tempo, istintivamente, sapevamo che il corpo della Terra era il nostro stesso corpo, che il ritmo che l’animava era il nostro stesso ritmo e che anche la luna vi partecipava.
Non avevamo paura degli spazi vasti e sconosciuti, perché sapevamo.
Riconoscevamo le erbe che potevano guarirci da quelle che potevano invece avvelenarci o ucciderci.
Davanti ad un animale potenzialmente pericoloso sapevamo cosa fare, muovendoci con lui in una spirale armonica di compenetrazione.
Danzavamo, cantavamo, celebravamo la vita, e la morte che porta ad un nuovo ciclo. Insieme ai nostri uomini, ma soprattutto tra di noi.
Tra noi, il cui grembo danzava allo stesso ciclo sangue, dopo sangue, dopo sangue.
Eravamo forti.
Il fuoco dentro di noi ardeva selvaggio.
E poi non più.
Ci hanno divise.
Ci hanno violate.
Ci hanno smembrate.
Finchè non abbiamo perso il senso di noi stesse.
Ma il sangue rimane, inudito.
Tuttavia un giorno, forse,  sapremo ancora danzare la sua danza e saremo ancora unite, saremo ancora forti e selvagge. Saremo di nuovo Sorelle. Saremo di nuovo Donne.

“L’uomo Perseo Le tagliò la testa di netto.
Sangue ne sgorgò.
Da esso nacque Pegaso alato. E Crisaore.
Serpi si formarono, nel deserto.
E il restante sangue fu raccolto in due boccette.
Una sola goccia prelevata dal lato destro della testa di Medusa poteva donare una fulminea morte.
Ma una goccia presa dal lato sinistro del suo collo poteva riportare alla vita chi dalla morte era stato colto.

I suoi misteri sono misteri muliebri di carne e sangue.

Il suo sangue di vita e morte è sangue mestruale.
Il grembo delle Donne può portare alla nascita.
Oppure sanguinare.
Sangue versato senza ferita.
Un uovo privo di vita.

Medusa ci parla di ovulazione e mestruazione.

La sua bocca, che dice senza dire, è anche (ma non solo) vagina dentata.
Essa riporta alla libertà sessuale delle Donne Selvagge che divorano il maschio e lo inglobano, mutandone profondamente la natura, rendendolo un iniziato.
L’uomo, divorato dalla donna e dal rapporto sessuale, si avvicina al divino, che lo divora.
Quando l’estasi si placherà l’ego dell’uomo non sarà più quello di prima, sarà per sempre mutato.
Così come quello della donna.
Poiché anche Medusa, dopo l’unione gioiosa con il Dio del Mare, non sarà mai più la stessa.

Il Matrimonio Mistico col mare Le fa prendere coscienza delle sue acque interiori.

Il suo volto è triplice, come la luna.
Le tre sorelle vivono al di là del mare, su di un’isola lambita dalle onde.
Libere e consapevoli celebrano i misteri femminili del sangue mestruale e della sessualità sacra.
Ed indossano una maschera.
Per dire senza dire.”

Riuniamoci, antiche Sorelle.
Indossiamo la Maschera della Gorgone e cantiamo insieme il canto del sangue.
Come il Mito di Medusa suggerisce, riprendiamoci il nostro antico Potere.

Nessun commento:

Posta un commento